L'omicidio colposo art.186 e 186 bis codice strada

uo;OMICIDIO COLPOSO CAUSATO PER VIOLAZIONE DELLA REGOLA CAUTELARE DI CUI AGLI ARTICOLI 186 E 186-BIS DEL CODICE DELLA STRADA


PROBLEMI APPLICATIVI DELLA DISCIPLINA ATTUALE


Nella prassi giudiziaria i giudici si sono trovati dinnanzi l’arduo compito d’individuare quale è il limite oltre il quale una condotta posta in essere in grave violazione delle norme in materia di circolazione stradale , oltrepassa il limite dell’ascrivibilità del reato a titolo di colpa per giungere a quelle a titolo di dolo.



La natura delle regole cautelari previste per la materia della circolazione stradale


Il codice della strada costituisce un testo di legge quasi omnicomprensivo in quanto grazie ad alcune norme denominate di “chiusura”, riesce a prevedere la stragrande maggioranza degli eventi che possono verificarsi nella circolazione stradale.
Spesso le no... _OMISSIS_ ... comportamenti che per l’uomo dotato di buon senso non devono di per sé essere posti in essere in quanto dotati di un’intrinseca pericolosità.
Questa considerazione non implica comunque che il soggetto non possa essere perseguito a titolo di colpa per una condotta che, seppure conforme alle prescrizioni contenute nel codice della strada, sia comunque imprudente o negligente.
La stessa Suprema Corte di Cassazione ha statuito la rilevanza della cosiddetta colpa generica stradale in una pluralità di sentenze. I giudici di legittimità ne hanno ammesso l’esistenza in una pronuncia ormai risalente nel tempo, giustificandola con la ragion d’essere dell’aggravante prevista dal comma 2° dell’articolo 589 c.p. (ovvero quella prevista dal comma 2° dell’articolo 590 c.p. per le lesioni colpose): vi è l’esigenza di garantire sia l’incolumità individuale che quella pubblica in un settore come quello della circ... _OMISSIS_ ...le, che seppure imprescindibile e fondamentale per la sua importanza sociale ed economica, è caratterizzato da un’intrinseca pericolosità.

Dunque non avrebbe alcun senso prevedere un trattamento sanzionatorio più lieve o addirittura considerare penalmente irrilevante una condotta che, seppure non si è concretizzata nella violazione di alcuna specifica norma di diritto positivo è comunque espressione d’imprudenza, imperizia o negligenza.
Viene richiamato altresì a sostegno della rilevanza penale della colpa generica stradale, lo stesso articolo 191 del c.d.s. dove s’impone a qualsiasi utente della strada, di comportarsi in modo da non costituire pericolo o ostacolo per la circolazione .
Tale norma di diritto positivo è stata richiamata da un’altra sentenza della Corte di Cassazione allorché quest’ultima nell’escludere che anomalie stradali, salvo esse non siano imprevedibili, possano eliminare la res... _OMISSIS_ ...ale dell’imputato a titolo di colpa, ha richiamato l’articolo 191 c.d.s.: è sufficiente la violazione di tale norma di diritto positivo perché sussista l’aggravante dell’omicidio commesso con violazione delle regole in materia di circolazioni stradale.
Infatti l’articolo 191 c.d.s. non solo è esso stesso una norma sulla disciplina della circolazione stradale, ma ha natura di precetto fondamentale rispetto a tutte le altre .

Addirittura un’altra pronuncia prescrive un obbligo di diligenza ulteriore rispetto a quella richiesta dalle norme di diritto positivo: allorché la strada sia sdrucciolevole a causa delle precipitazioni piovose occorse poco prima della perdita di controllo del veicolo, in relazione a quest’ultima non può essere invocata la figura del caso fortuito non sussistendone gli estremi. Infatti pur richiedendosi la sussistenza di un nesso eziologico tra la condotta e l’evento, è necessaria... _OMISSIS_ ...a di colpa poiché quest’ultimo non sia in alcun modo riconducibile all’attività psichica del soggetto attivo: dunque qualora una colpa sia pure minima possa essere attribuita al soggetto, viene automaticamente meno l’applicabilità della figura del caso fortuito .
La Corte di Cassazione ha utilizzato l’istituto della colpa generica stradale per affermare la responsabilità penale del conducente anche in caso di cooperazione colposa da parte di un altro utente della strada: nella fattispecie concreta è stata affermata la responsabilità penale dell’automobilista che aveva investito un pedone che attraversava la strada con il semaforo rosso.

Il giudice di legittimità ha affermato che il conducente favorito dal diritto di precedenza non può abusare di quest’ultimo poiché esso non ha la natura di diritto assoluto; egli non è autorizzato a tenere una guida negligente tanto da comportare pericolo o addirittura pregiudizio... _OMISSIS_ ...utenti della strada anche qualora essi versino in uno stato di colpa .
Per quanto riguarda la responsabilità per sinistri stradali provocati da conducenti in stato di ebbrezza è la stessa guida in condizioni psicofisiche alterate dall’assunzione di alcol a concretizzare la violazione della regola cautelare che è stata trasfusa negli articoli 186 e 186-bis del codice della strada.
Il legislatore non solo ha ritenuto che tale condotta sia pericolosa per la circolazione stradale, ma ha effettuato un’ulteriore distinzione: ha infatti previsto che vi sono dei casi in cui una pur modica quantità di alcol diviene un pericolo grave e perciò intollerabile per la circolazione stradale in relazione alla scarsa esperienza dei guidatori (soggetti neopatentati), al tipo di veicolo ovvero in ragione della natura delle merci trasportate.

Questa è la ragione per cui è fatto divieto ai soggetti appartenenti alle suddette categorie di assumere qual... _OMISSIS_ ...di alcol prima di mettersi alla guida. Tuttavia il legislatore, dopo avere ritenuto che in talune situazioni l’assunzione di una qualsiasi quantità di alcol prima di mettersi alla guida è perniciosa, tiene conto anche della necessità di evitare un’inflazione delle cause penali e l’effetto stigmatizzante per il destinatario che l’applicazione di una sanzione penale comporta inevitabilmente.
Queste sono state le ragioni per cui si è deciso di utilizzare le sanzioni amministrative per quei soggetti che, pur rientrando nelle categorie ad alcol zero, ne avessero assunto una quantità limitata riservando le sanzioni penali soltanto alle violazioni più gravi.