LA RESPONSABILITÀ DELLA P.A. PER DANNI DA COSE IN CUSTODIA

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Danno da insidia stradale: quando risponde l'ente?

Carano, Giulio

23 aprile 2012

pdf  / 119 Pagine in formato libro (17X24 cm)

Analisi critica dell’art. 2051 c.c., relativo alla responsabilità per danni cagionati da cose in custodia, applicato alle pubbliche amministrazioni e in ispecie ai Comuni, con particolare riguardo ai danni da insidia stradale.

15,00

  • editore: Exeo
  • collana: avanguardia giuridica
  • numero in collana: 40
  • isbn: 978-88-97916-06-2
  • sigla: MA40
  • categoria: MONOGRAFIE
  • tipologia: giuridica
  • genere: studio applicato
  • altezza: cm 24
  • larghezza: cm 17
  • dimensione: A4
  • funzioni permesse: Stampa: SI - Modifica: SI - Copia/Incolla: SI
  • protezione: digital watermarking
  • disponibità: illimitata
  • destinatari: professionale accademico
  • soggetto: diritto
INTRODUZIONE
CAPITOLO I LA NOZIONE DI RESPONSABILITÀ EX ART. 2051 C.C.
1. Definizione e nozioni generali
2. La nozione di custodia
3. L’onere della prova, ripartizione
4. Ammissibilità della responsabilità oggettiva
5. Nesso di causalità
6. La prova liberatoria, in particolare il caso fortuito
7. Casistica in tema di caso fortuito.
8. Il concorso colposo del danneggiato
CAPITOLO II LA RESPONSABILITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EX ART. 2051 C.C.
1. Nozioni introduttive
2. Responsabilità della p.a. limitata al fatto illecito di cui all’art. 2043 c.c.
3. La sentenza 159/99 della Corte Costituzionale
4. Responsabilità della p.a. ex art. 2051 c.c.: la seconda fase
5. Responsabilità della p.a. ex art. 2051 c.c.: la terza fase
6. (segue) La terza fase, una critica
7. Responsabilità della p.a. ex art. 2051 c.c.: la quarta fase
8. Riflessioni conclusive in tema di applicabilità dell’art. 2051 c.c. alla pubblica amministrazione
CAPITOLO III LA RESPONSABILITÀ DEL COMUNE EX ART. 2051 C.C.: CASISTICA
1. La responsabilità del Comune ex art. 2051 c.c.: riflessioni generali
2. Le strade comunali
3. (segue) Le strade comunali extraurbane
4. L’appalto
5. Buche, dossi ed altre insidie stradali
6. Marciapiedi e circolazione pedonale
7. Gli edifici comunali
8. Altra casistica e riflessioni conclusive
BIBLIOGRAFIA
GIURISPRUDENZA
SITOGRAFIA

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La presente opera si prefigge l'arduo compito di fare luce sulla dibattuta questione dell'applicabilità alla P.A. della responsabilità di cui all'art. 2051 c.c.
All’esito di una trattazione istituzionale della responsabilità per danni cagionati da cose in custodia, in coerenza con il titolo dell’opera, particolare attenzione verrà rivolta all’ammissibilità (o meno) della responsabilità per danni cagionati da cose sottoposte alla custodia dell’Ente pubblico, e del Comune in particolare, grazie anche al fondamentale ausilio della più recente giurisprudenza di merito e legittimità.
L’opera, in conclusione, intende non solo offrire al lettore gli strumenti per un’analisi critica dell’art. 2051 c.c., ma anche trattare dei risvolti più pratici e concreti dell’applicazione, all’Ente pubblico, della norma in analisi e della responsabilità per danni cagionati da cose in custodia.

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L’opera si propone di fare luce sulla dibattuta questione dell’applicabilità alla pubblica amministrazione della responsabilità ex art. 2051 c.c.
La responsabilità da cose in custodia, tanto per il privato che per la p.a., importa l’accertamento di due elementi essenziali: la custodia e il caso fortuito. Proprio il riferimento a questi soli due elementi consente di ritenere che quella dell’art. 2051 c.c. sia una forma di responsabilità oggettiva.
Custodia e caso fortuito costituiscono, rispettivamente, oggetto dell’onere probatorio del danneggiato e del soggetto che si assume responsabile. Dall’esistenza o meno del primo elemento deriva la sussistenza della responsabilità; dall’esistenza o meno del secondo l’esclusione della stessa responsabilità.
Sono rinvenibili 4 fasi (o orientamenti) giurisprudenziali sull’applicabilità dell’art. 2051 c.c. alla pubblica amministrazione. Ad oggi - a seguito della sentenza della Corte Cost. n. 156/99 - si può escludere l’applicabilità solo del primo di essi.
Il rapporto di custodia non si può escludere in ragione del carattere demaniale del bene, né delle sue dimensioni o dell’uso che ne fa la collettività. Da ciò deriva l’astratta configurabilità della responsabilità dell’ente pubblico (e quindi anche del Comune) ex art. 2051 c.c.
Stante l’incertezza sulla prevalenza dell’uno o dell’altro orientamento, stante la legittimità dell’eventuale adesione del Giudice a quo all’uno o all’altro orientamento (purché non escluda a priori l’applicabilità dell’art. 2051 c.c. alla p.a.), occorre l’intervento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione a dirimere il contrasto esistente.

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APPROFONDIMENTI

«Va premesso che, sull’applicabilità dell’art. 2051 c.c. alla pubblica amministrazione, ed in particolare al Comune, per i danni conseguenti ad omessa od insufficiente manutenzione di strade pubbliche, la giurisprudenza di questa Corte non presenta un indirizzo uniforme» [1]....
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